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Animali e Respirazioni nello Yoga Sciamanico

da | Mag 26, 2022 | Yoga Sciamanico e Mantra Madre | 0 commenti

Prova ad osservare come respira un cavallo mentre galoppa; osserva come sbuffa dalle narici allargate…

Nello yoga sciamanico le respirazioni sono abbinate ad alcuni animali, per natura

Ecco che viene spontaneo associare un ‘respiro di fuoco’ al cavallo o elefante. Si prende aria in due tempi dal naso e si fa uscire poderosamente, in un tempo, l’aria dalla bocca. Nei due tempi di inspiro si sta fermi, immobili, e all’espiro si solleva la gamba nel cavallo o si esegue il passo avanti o in dietro nell’elefante. Il respiro di fuoco si può utilizzare anche ad animali che saltano come, la lepre o la rana. L’espirazione si associa all’atto del salto e l’inspirazione alla preparazione ad esso.

L’uccellino, invece, essere minuscolo e perfetto nella sua imperfezione come tutta la natura, ha un respiro breve e veloce. Abbiamo qui un ‘respiro frazionato’, dove sia l’inspiro che l’espiro avviene in più frazioni di secondo ripetutamente sino ad aver completato l’inspirazione e poi l’espirazione.

Il riccio è un animale molto collegato alla terra ed al suo ascolto, per tale motivo, associamo al riccio una ‘respirazione consapevole’. È una respirazione profonda, circolare (ossia senza pause) completamente fatta dalla bocca. Le labbra si portano leggermente in fuori come se volessimo fischiare.

Se il riccio annusa la terra, ad esempio, possiamo attivare la ‘respirazione a mantice’, nella quale all’espirazione viene associato la ritrazione dell’ombelico in dentro in modo potente, per buttare fuori completamente l’aria e, così, creare un massaggio naturale all’addome.

Anche in tutte le posizioni a testa in giù si predilige la ‘respirazione consapevole’, essendo posizione dove la mente viene capovolta (in tutti i sensi).  Queste posizioni richiedono una grande presenza perchè avviene un atto di profonda visione, come ad esempio avviene nel corvo o nell’orso. E’ quindi una respirazione profonda, di ascolto e osservazione.

La ‘respirazione circolare’ viene utilizzata molto all inizio di una sequenza, es. durante il basculamento , atto di camminata verso la foresta immaginale, oppure con animali feroci come il puma o giaguaro, mentre si muovono nella savana.

La ‘respirazione animale’ è molto simile a quella circolare, la diffrenza sta nel fatto che sporgiamo leggermente le labbra in fuori come facciamo nell’atto del fischiare. Anche questa respirazione è molto potente, ma l’apertura dove entra ed esce aria è minore. Viene usata ad esempio in animali in movimento che corrono, saltellano ecc…

La ‘respirazione ugjjayi’, invece,  è un respiro con suono dalla gola (simulazione del respiro mentre si dorme) che si produce contraendo alcuni muscoli della gola. Esso viene associato a posizioni con la testa leggermente indietro, o posizioni capovolte, come il delfino, il cobra o, ad esempio, alla talpa mentre scava cunicoli sotterranei, oppure l’orso. Risulta facilitata nelle posizione dove portiamo il mento al petto come ad esempio nel riccio.

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Simona Raschi

Simona Raschi

Affascinata dai mondi invisibili, da tutto ciò che viene identificato con il nome di ‘magia’, ma che nel mio mondo ordinario e straordinario è semplice realtà di co-crea perché tutti siamo esseri magici. Ho sempre cercato di trarre insegnamento da ogni persona che si è intersecata con il mio cammino, da ogni animale, evento, situazione, immagine, suono, foglia, fiume ecc..

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